venerdì 29 marzo 2024

Il Grana Padano Dop

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Sembra che l’origine del formaggio a grana, chiamato così per la granulosità della pasta, risalga agli inizi del secondo Millennio quando i monaci Circestensi dell’Abbazia di Chiaravalle cominciarono a produrlo per conservare gli eccessi di latte.

La sua ottima capacità di conservazione a diverse temperature e il suo inconfondibile sapore ne favorirono lo sviluppo e la diffusione, tanto che la pratica della trasformazione del latte in Grana divenne ben presto un pilastro dell’economia agricola.

Il Grana Padano Dop è un formaggio semigrasso a pasta dura, cotta ed a lenta maturazione; prodotto con coagulo ad acidità di fermentazione, da latte di vacca la cui alimentazione base è costituita da foraggi verdi o conservati, proveniente da due mungiture giornaliere, riposato e parzialmente decretato per affioramento.

Si produce tutto l’anno e viene sottoposto ad una stagionatura che dura da uno a due anni.

La produzione prettamente piacentina di Grana Padano copre il 12% circa della produzione totale di Grana Padano con una media annua di 500.000 forme.

Una produzione di grande pregio, all’interno degli oltre quattro milioni di forme dell’intero Consorzio, anche perché la maggior parte delle aziende produttrici del territorio piacentino si è dotata di un sistema che certifica tutto il percorso di filiera.

Quindi se la forma è ancora intera quando si acquista il Grana Padano, è bene fare attenzione che la sigla che riporta sia il Pc di Piacenza.


immagine tratta da www.inpuntadiforchetta.com
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